di Antonino Bencivinni
Nella battaglia che ha visto recentemente contrapposti in cagnesco i due Istituti Superiori prestigiosi della Valle del Belice, il (chiamiamolo ancora così) vecchio glorioso Magistrale “Dante Alighieri” di Partanna e il Liceo Classico “Francesco D’Aguirre” di Salemi, ha vinto come era prevedibile in nome di una continuità con quanto deciso già l’anno scorso, il “D’Aguirre” di Salemi che nel tavolo regionale ha mantenuto la presidenza ed ha mantenuto altresì l’accorpamento dell’Istituto “Dante Alighieri”. Non è questo che dispiace, ma è l’indifferenza con cui – dopo la sortita del sindaco di Partanna Nicola Catania che aveva fatto sperare in un risultato positivo quando nel tavolo provinciale era riuscito, mutatis mutandis, ad ottenere l’unanimità sulla presidenza all’Istituto “Dante Alighieri” e sull’accorpamento a Partanna del “D’Aguirre” di Salemi – anche questa seconda notizia è stata accolta dai politici partannesi che non hanno saputo neanche inscenare una benché minima protesta lasciando ancora una volta il sindaco Nicola Catania solo in questa battaglia quasi di nicchia. Perfino nella seduta del consiglio comunale del 10 marzo, a cose già fatte, non si è sentito il bisogno di fare anche un solo cenno allo scandalo che ha visto l’anno scorso l’accorpamento dell’Istituto Magistrale di Partanna al Liceo “D’Aguirre” di Salemi per uno scarto di 7 alunni (non è un errore è proprio 7): nell’ambito della cosiddetta razionalizzazione scolastica nel febbraio dell’anno scorso si registrò, infatti, quello che abbiamo considerato uno “scippo” di autonomia: il Liceo Classico “D’Aguirre” di Salemi, infatti, accorpava, come un fulmine a ciel sereno, l’Istituto Superiore “Dante Alighieri” di Partanna, reo di avere 576 alunni iscritti rispetto ai 583 del Liceo “D’Aguirre” (che arrivava a quel numero con l’abbinamento ad una scuola di S. Ninfa). Tale scelta stava per essere in un certo senso ribaltata dalla decisione all’unanimità del collegio provinciale per la razionalizzazione scolastica (di cui il sindaco di Partanna, Nicola Catania fa parte) che il 23 gennaio scorso ha proposto un ritorno dell’autonomia per l’Istituto Superiore “Dante Alighieri” che avrebbe accorpato (in questa proposta-ipotesi) il Liceo “D’Aguirre” di Salemi ripetendo, ma stavolta al contrario, lo “scippo” fatto l’anno scorso dal Liceo “D’Aguirre” di Salemi che accorpò l’Istituto Magistrale di Partanna. Al tavolo regionale tutto è tornato come prima della decisione provinciale di quest’anno. Cioè ancora l’Istituto di Salemi è sede di presidenza e il Magistrale è sede aggregata. E Catania ancora una volta ha trovato i politici partannesi tiepidi e indifferenti. Nè nella seduta del consiglio comunale del 7 febbraio né in quella del 10 marzo se n’è fatto cenno!. Il sindaco di Partanna ci ha detto che ci sarà un’audizione all’Ars per spingere a trovare in extremis una soluzione per l’Istituto “Dante Alighieri” di Partanna. Speriamo che il suo ottimismo sortisca effetto (il problema infatti non è danneggiare il Liceo “D’Aguirre” di Salemi, ma salvare in extremis l’autonomia del Magistrale di Partanna): vuole dire proprio questo la nostra copertina che rappresenta Don Chisciotte (Catania) e Sancho Panza (Zinnanti) che discutono tra loro anche della non presenza dei politici partannesi sulla questione dell’autonomia del magistrale di Partanna.