Sulla polemica sui rifiuti il sindaco dice: “Basta con le sterili polemiche. chiediamo scusa ai cittadini”

PARTANNA – Il sindaco di Partanna Nicolò Catania e la sua giunta intervengono con un comunicato per chiudere la polemica con l’opposizione consiliare riguardante le tariffe Tari (sui rifiuti) che rimangono quelle dell’anno scorso perché non è stato possibile discuterle dopo il voto della minoranza che ha determinato l’invalidazione della seduta in cui si sarebbero dovute discutere (e abbassare) le tariffe stesse. Qui di seguito il testo del comunicato del sindaco di Partanna della giunta e dei consiglieri di maggioranza.

Comunicato del sindaco di Partanna della giunta e dei consiglieri di maggioranza.

“BASTA CON LE STERILI POLEMICHE. CHIEDIAMO SCUSA AI CITTADINI

Siamo fortemente convinti che occorra ristabilire i toni necessari per un sano e produttivo dibattito democratico e che, una sana capacità di autocritica possa trasformare tutta la vicenda relativa al Consiglio Comunale del 31 marzo u.s. in occasione di crescita per ciascuno di noi, soprattutto in ragione del ruolo istituzionale affidatoci dai cittadini.

A tal fine torniamo, nostro malgrado, su queste recenti questioni: lo vogliamo fare con toni pacati, senza raccogliere alcuna provocazione, senza ingiurie, senza divagare su altre questioni sollevate probabilmente al fine di creare scontro o magari per divagare rispetto alla problematica oggetto della discussione o, più semplicemente, per attaccare il Primo rappresentante istituzionale della Amministrazione della nostra Città.

Infatti, come avevamo già intuito e ampiamente anticipato nel documento del 01 aprile scorso, sulla questione inerente la TARI del 2017 i consiglieri di opposizione non hanno fatto mancare una loro risposta che, con ben due comunicati diversi, al netto dei toni ingiuriosi e a dir poco offensivi nei confronti del Sindaco, hanno il solo fine di creare confusione rispetto ai veri fatti accaduti, tirando in ballo mille altre questioni e facendo perfino riferimenti a questioni risalenti ai tempi dei dinosauri con le ali pur di non affrontare la vera questione.

Avremo modo di chiarire e rispondere alla città su tutte le questioni sollevate nei comunicati, così come già abbondantemente fatto nei confronti delle numerosissime interrogazioni che, nel tempo, i consiglieri di opposizione hanno rivolto alla Amministrazione.

Sentiamo qui il dovere di mettere la parola fine, per quanto ci riguarda, all’argomento oggetto delle polemiche dando una più chiara e reale spiegazione sui fatti che si sono verificati nella seduta del consiglio comunale del 31 marzo u.s..

I fatti:

Il Consiglio Comunale, convocato dal Presidente del Consiglio in seduta con carattere d’urgenza per il 31 marzo alle ore 19,30, prevedeva il seguente ordine del giorno:

  1. Esame e approvazione della sussistenza dei requisiti d’urgenza della seduta previa nomina scrutatori;
  2. Comunicazioni;
  3. Interrogazioni;
  4. Approvazione del piano economico finanziario previsionali relativo alla TARI (tassa sui rifiuti) per l’anno 2017;
  5. Tassa rifiuti (TARI) approvazione tariffe per l’anno 2017;
  6. Riconoscimento debito fuori bilancio per spese di lite a favore di………….

Constatata la presenza del numero legale in aula, (minimo 11 consiglieri comunali presenti), il Presidente, come da procedura, mette in votazione il primo punto posto all’ordine del giorno che, da prassi consolidata, nella storia amministrativa della nostra Città è stato da sempre votato all’ unanimità da tutti i consiglieri al fine di proseguire con la trattazione di tutti i punti successivi, per di più in considerazione dell’incombente scadenza imposta dalla legge.

In sintesi, senza il voto favorevole del primo punto, la seduta del consiglio decade.

Ebbene, la votazione su questo primo punto, inaspettatamente, ha visto i consiglieri di opposizione presenti esprimere un voto di astensione, mentre si sono espressi con voto favorevole quelli di maggioranza.

In quel momento, in aula erano presenti 7 consiglieri della maggioranza e 7 della opposizione, assenti 4 consiglieri di maggioranza e 2 di opposizione (tutti sarebbero arrivati da lì a qualche minuto).

In considerazione che il voto di astensione, per regolamento, equivale ad un voto contrario, il primo punto all’ordine del giorno non viene approvato, pertanto, non essendo stata riconosciuta la sussistenza dei requisiti d’urgenza, la seduta veniva sciolta senza poter più procedere alla trattazione dei punti successivi.

Questi i fatti!!! Non altro!!!

E sono proprio questi fatti che hanno creato sgomento e forte rammarico in noi e che ci hanno indotto a comunicarli alla opinione pubblica che non poteva non sapere.

Se si considera, inoltre, che i consiglieri assenti, sia quelli di maggioranza che quelli di opposizione, erano in procinto di entrare a far parte della seduta, la beffa per non aver potuto continuare i lavori diventa ancora maggiore.

Pertanto, appaiono del tutto vane e fuori luogo le accuse di arroganza, superficialità e incompetenza; nessun attacco precostituito all’opposizione e nessuna difficoltà amministrativa da nascondere, ma semplicemente chiarezza nei confronti dei cittadini a cui in ogni caso successivamente saremmo stati costretti a comunicare come mai le tariffe della TARI nonostante i loro sacrifici non fossero state riviste al ribasso.

La stessa chiarezza che ci saremmo aspettati dai consiglieri di opposizione che, a nostro giudizio, avrebbero fatto meglio a riconoscere un incidente di percorso sicuramente non pre-organizzato o del tutto fortuito, rilanciando, possibilmente, sulla questione e invitando il Sindaco, la Giunta e la maggioranza a trovare tutti insieme le possibili soluzioni per riparare al danno provocato.

Aggiungiamo, inoltre, al solo fine di chiarire tutti gli aspetti della vicenda che il voto di astensione, pronunciato dai consiglieri di opposizione nelle commissioni, è stato espresso solo sulle 2 delibere che riguardavano la Tari quindi nulla ha a che vedere con l’improvvisa e inaspettata astensione sui requisiti d’urgenza all’inizio della seduta del Consiglio.

Se è vero, come è vero, che i Consiglieri di opposizione hanno spesso mantenuto il numero legale, hanno votato favorevolmente atti importanti per la comunità, hanno votato, anche se in parte, favorevolmente il nuovo piano di intervento del servizio di raccolta dei rifiuti da cui deriva il costo del servizio, hanno votato favorevolmente la proposta per la rottamazione delle cartelle, hanno sempre permesso un sano e libero confronto democratico in aula, ancor di più non si capisce quali sono state le motivazioni che li hanno indotti a simile comportamento.

Citare il Comune di Santa Ninfa, quale riferimento, omettendo di dire che in quella città la Tariffa non è diminuita e che quindi, probabilmente, non hanno dovuto aspettare i dati che la SRR ha trasmesso il 29 marzo a tutti i comuni, ci sembra un mero esercizio di slealtà; Bastava leggere il Giornale di Sicilia del 01 aprile per sapere che Gibellina, Vita, Salemi, Castellammare, Calatafimi, Paceco, Mazara, Marsala, Trapani……, hanno fatto ricorso alle stesse procedure del nostro Comune.

Confermiamo che il PEF del 2017 è di 1.464.611,79, ma è pur vero, e i consiglieri di opposizione omettono nel loro documento volutamente di dire, che non approvando i successivi punti in consiglio rimane in vigore il PEF del 2016 di 1.601.270,06.

Sulla promessa relativa al regolamento della TARI i consiglieri di opposizione non possono non sapere che tale regolamento è un atto amministrativo che può essere revisionato solo dopo l’approvazione del PEF e della TARI e che quindi, sarebbe stato inviato e trattato successivamente se solo si fossero approvate le due delibere.

Sulla diretta streaming i consiglieri di opposizione sanno perfettamente che la mancata attivazione del servizio è dovuta al non ancora attivo collegamento con la rete della fibra ottica di cui la città è stata fornita recentemente e che in ogni caso, l’auspicio della riattivazione è pienamente condiviso, non avendo nulla da temere o da nascondere, basta far riferimento al periodo in cui tale servizio era attivo.

In conclusione restiamo a dir poco basiti rispetto ai toni offensivi nei confronti del Sindaco, ma non raccogliamo la chiara provocazione che ha tutto il sapore di una querelle pre-elettorale e che, siamo certi, non giova a ristabilire un clima distensivo che permetta, ognuno per il proprio ruolo, di poter continuare a lavorare nell’interesse esclusivo della nostra amata Città. Per certe questioni importanti non c’è nè MAGGIORANZA né OPPOSIZIONE che tiene!!! Rimaniamo, quindi, disponibili ad un sereno e leale confronto mirato a trovare soluzioni legittime e praticabili per riparare l’accaduto.

Riteniamo, infine, che per chiudere questa incresciosa questione ci sia da fare tutti quanti ammenda, trovando, in uno spirito di sana e leale collaborazione, tutte le soluzioni alle questioni importanti per la collettività alla quale tutti, nessuno escluso, abbiamo il dovere di chiedere scusa per la spiacevole circostanza.

…..NON CONTINUA…..

Il Sindaco, la Giunta e i Consiglieri Comunali di maggioranza

 


Pubblicato

in

,

da