Nell’ordinamento giuridico amministrativo esiste un principio, detto di sussidiarietà, che stabilisce che un ente possa sostituirsi nella gestione di un servizio ad altro ente ad esso preposto istituzionalmente solo se quest’ultimo non sia in condizione di provvedervi per conto proprio. Tale principio è talmente importante da essere stato recepito nella Costituzione, all’art. 18. Ma, evidentemente, gli Amministratori del Comune di Partanna sconoscono tale principio o, scambiando fischi per fiaschi, credono di esserne rispettosi distribuendo “sussidi” agli indigenti. E sì, perché in caso contrario si sarebbero dovuti ben guardare dal caricare il Comune di un onere improprio, qual è la gestione del Castello Grifeo e del Parco Archeologico dello Stretto. Per la gestione di tali realtà, infatti, esiste un ente regionale specifico, la Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali, che oltre ad avere la necessaria competenza ha anche l’adeguata struttura. Ora, sembra che la Soprintendenza avesse predisposto a suo tempo ogni cosa per la gestione diretta sia del Castello, di cui tra l’altro risulta legittima proprietaria, sia del Parco Archeologico. E, invece, che ti combina l’Amministratore Partannese? Spinto forse da un raptus di megalomania, “costringe” l’Assessore Regionale ad attribuirne la gestione al Comune di Partanna, ritenendo, forse, di poterne ricavare meriti ed onori, anche a costo di caricarsi di oneri non indifferenti. Risultato. Di meriti ed onori neppure l’ombra: la fama del Castello e del Parco Archeologico non riesce a superare i confini del Belice e del Modione! Quanto agli oneri, invece, basta considerare le spese per il personale, per l’illuminazione, per il riscaldamento, per la piccola manutenzione, per rendersi conto che l’operazione è stata un’inutile forzatura e un pessimo affare. Signor Sindaco, il principio di sussidiarietà consiglierebbe di evitare di disperdere le scarse risorse umane ed economiche in servizi di spettanza altrui per concentrarle in quei servizi di esclusiva pertinenza comunale (quali, ad esempio, l’assistenza domiciliare agli anziani o la cura del verde pubblico) che in atto risultano assolutamente latitanti.
Sussidiarieta’, questa sconosciuta! Attenti a non scambiare fischi per fiaschi
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