Termini Imerese, si parla di percorsi interni tra il Tirreno e lo Ionio al Corso di Archeologia promosso da BCsicilia

TERMINI IMERESE – Si terrà sabato 9 novembre 2024 alle ore 16,30 la sesta lezione del Corso di Archeologia: Topografia e viabilità nelle terre antiche di Sicilia, promosso da BCsicilia, in collaborazione con il Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, il Parco Archeologico Imera, Solunto, Iato, la Parrocchia San Nicola di Bari e l’Università Popolare di Termini Imerese. Dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale di BCsicilia, è prevista la conferenza dal titolo “Viabilità e dinamiche insediative nella cuspide nord-orientale della Sicilia: collegamenti e percorsi interni tra il Mar Tirreno ed il Mar Ionio” che sarà tenuta da Marco Miano, Assegnista di Ricerca, Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, Università degli Studi di Messina. E’ possibile seguire la lezione in presenza presso la Chiesa del Monte in Via Mazzini a Termini Imerese oppure in Live streaming.

Il Corso prevede 10 lezioni e 5 visite guidate. Alla fine del Corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Per informazioni: Tel. 346.8241076 – Email: terminiimerese@bcsicilia.it. Facebook: BCsicilia.

La cuspide nord-orientale della Sicilia è segnata dalla catena montuosa dei Peloritani, una cresta molto stretta e lunga che, con un andamento nord-est/sud-ovest, segna tutto il territorio dalla Punta di Capo Peloro fino alle propaggini nord-orientali del Monte Etna. Entrambi i versanti dei Monti Peloritani sono segnati trasversalmente da numerosi corsi d’acqua, tutti a carattere torrentizio, che nel tempo hanno svolto la funzione di principali vie di comunicazione dalla costa verso l’entroterra. Tra questi un ruolo privilegiato riveste il fiume Alcantara, uno dei più importanti corsi d’acqua della costa orientale dell’isola che a partire dall’epoca preistorica ha permesso in maniera agevole gli spostamenti tra la penisola di Capo Schisò, dove alla fine dell’VIII secolo a.C. viene fondata la colonia greca di Naxos, e le propaggini meridionali dei Monti Nebrodi. Questo fiume, oltre a segnare una netta divisione con l’area etnea, in antico era collegato ad altri percorsi viari che, con orientamento nord-sud, ricalcavano le fiumare dei Nebrodi Orientali e garantivano un collegamento tra l’entroterra e la costa tirrenica. Ancora oggi, per raggiungere il Mar Tirreno le moderne strade statali sfruttano i percorsi antichi e nello specifico il percorso che collegava Francavilla di Sicilia al moderno centro urbano di Rodì Milici, passando per le vallate dei torrenti Zavianni e Patrì, il percorso che da Mazzarrà S. Andrea raggiungeva Francavilla di Sicilia passando per Novara di Sicilia, la Direttrice Patti-Randazzo e il percorso montano che oggi è conosciuto con il nome di Regia Trazzera San Marco-Maniace.

Nella foto Ponte Nuovo nel territorio di Alcara Li Fusi.


Pubblicato

in

da