Trasferiti 102 migranti dal centro di accoglienza che rimane senza ospiti

CAMPOBELLO DI MAZARAPARTANNA – Stamattina (22 luglio) sono stati trasferiti in altri centri di accoglienza limitrofi i 102 migranti richiedenti asilo politico, ospiti del Centro di Accoglienza Santa Caterina di Campobello di Mazara, gestito dalla cooperativa “Solidarietà”.

Non è stato, per la verità, tutto lineare: occorreva trovare prima del trasferimento una sistemazione “gradita” ai migranti, ospiti del centro da un anno e mezzo, che hanno per forza di cose intessuto una serie di interrelazioni tra di loro e col territorio.

Nonostante le difficoltà, a fine mattinata le operazioni si avviavano a conclusione lasciando amarezza nei 15 dipendenti di Campobello della cooperativa (inservienti, custodi, mediatori, educatori ecc.) che “nella sostanza – ci spiega Ignazio Genco, direttore del Centro di Campobello di via Roma – hanno perso il lavoro dall’oggi al domani. Una nota prefettizia – continua Ignazio Genco – ha disposto la sospensione della convenzione e il trasferimento degli ospiti in dieci centri limitrofi. Gran parte degli ospiti non vogliono essere trasferiti; alcuni di questi, infatti, hanno stipulato contratti con enti formativi, club sportivi, o contratti di lavoro e anche perché qui si sono trovati bene: come da convenzione, abbiamo fornito loro 3 pasti al giorno (con catering di Belice pasti), scarpe, vestiti nuovi ogni mese, attività ludico-ricreative, disbrigo delle loro pratiche, medicine, visite specialistiche e quanto è necessario per l’igiene personale quotidiana. Inoltre una cifra di 2,5 euro al giorno”.

Che succederà ora, il nostro interlocutore non lo sa, constata solo che senza una nuova convenzione al momento 15 famiglie non hanno più il lavoro.

Il centro di accoglienza di Campobello era sovraffollato di ospiti, cosa che “gli stessi operatori della cooperativa – evidenzia ancora il direttore Genco – avevano rilevato in una nota mandata con pec alla prefettura di Trapani nel novembre del 2014, chiedendo un sottodimensionamento nella convinzione che il numero di ospiti non sarebbe dovuto arrivare a più di 75. A questa richiesta è stata data una risposta solo ieri (21 luglio) quando ci si comunicava che la struttura poteva ospitare 73 persone. Poi è arrivata la comunicazione della sospensione della convenzione e del trasferimento di tutti gli ospiti”. cosa che è avvenuta, come si diceva, oggi.

La cooperativa “Solidarietà”gestiva anche altre tre strutture (due a Partanna, una a Triscina per un totale di 69 migranti) che nei giorni scorsi sono state sottoposte a sequestro preventivo d’urgenza dalla procura della Repubblica di Sciacca perché non avrebbero avuto i requisiti strutturali e di igiene necessari.


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