PARTANNA – Il dato inequivocabile che si rileva ormai da tempo costantemente e con sempre maggiore intensità nell’ultima escalation criminale è che ogni genere di merce, di attrezzo agricolo o di materiale ferroso che permette di fare soldi sia diventato oggetto di attenzione per tanti pregiudicati della zona.
Nelle varie contrade della città di Partanna, infatti, di recente si sono verificati vari furti in magazzini rurali, che hanno determinato danni economici a privati cittadini e consentito ai malfattori di asportare merce di ogni tipo, compresi piccoli attrezzi agricoli, anche non funzionanti e materiale ferroso di ogni genere.
A seguito di tali eventi, i militari della Stazione di Partanna hanno ritenuto di rivolgere le proprie sinergie investigative e di intensificare i servizi di vigilanza nelle contrade di campagna sia durante le ore notturne, che anche nelle ore diurne in quanto vari casi di furti si sono verificati in pieno giorno.
E questo nell’ambito dell’attività rientrante nella tipologia di servizi, istituiti appositamente dalla Compagnia dei Carabinieri di Castelvetrano, al fine di effettuare un’incisiva attività di prevenzione e repressione volta a contrastare in modo efficace il dilagante fenomeno dei reati di questa tipologia, con l’impiego di numerose pattuglie.
Sortiva il suo effetto l’impegno dei Carabinieri che la scorsa mattinata (15 giugno), in contrada Vallesecco, riuscivano ad intervenire in tempo reale in uno dei tanti “raid” predisposti da quei malavitosi che, nelle loro scorribande tra le campagne limitrofe hanno cercato in tutti i modi di appropriarsi di merci varie.
Infatti una pattuglia nel transitare nei pressi di un magazzino di proprietà del Comune di Partanna sorprendeva tre soggetti intenti a smontare l’immobile da ogni suo pezzo, sia di ferro, che di altro genere, da caricare sul proprio mezzo di trasporto che consisteva in una piccola moto ape.
Grazie al tempestivo intervento della pattuglia, pertanto, i tre soggetti, tutti originari di Partanna L.C. di anni 40, L.S. di anni 60 e D.G.A. di anni 30, già noti alle cronache giudiziarie per vie di trascorsi analoghi, venivano fermati dal loro intento e quindi condotti in Caserma per gli accertamenti di rito.
Qui accertate le loro responsabilità di furto aggravato, venivano dichiarati in stato di arresto e sottoposti alla misura degli arresti domiciliari in attesa del rito con giudizio direttissimo.
Il competente Tribunale di Sciacca, in sede di udienza, convalidava l’arresto e disponeva per tutti e tre gli autori la misura dell’obbligo alla presentazione alla p.g.
L’intera refurtiva recuperata veniva direttamente restituita a dipendente del Comune di Partanna che ovviamente sporgeva regolare denuncia di patito furto.