Turisti, associazioni ambientaliste e istituzioni uniti per salvare due tartarughe marine in pochi giorni

FAVIGNANA – Nel pieno caos del mese di luglio, mentre il porto di Favignana si gremisce di turisti, mezzi di linea e unità da diporto, trasportato dalla corrente è giunto un esemplare di Caretta caretta, avvistato e soccorso proprio da un diportista.

L’esemplare, una bellissima femmina di circa 60 chili e di circa 70 cm, soprannominata “Benvenuta” dai suoi soccorritori, era in evidente difficoltà e non riusciva ad immergersi.

La tartaruga è stata trainata a lento moto dal gommone di un diportista fino alla spiaggia della Praia e lì sono intervenuti il personale dell’Area Marina Protetta, della Guardia Costiera di Favignana e i volontari del circolo Legambiente Egadi, a cui l’esemplare è stato affidato.

La tartaruga non presenta segni visibili di lesioni e potrebbe avere ingerito un corpo estraneo (forse una lenza, un amo o del materiale plastico). Oggi, lo stesso esemplare è stato consegnato dai volontari di Legambiente ai colleghi del WWF Italia, per essere trasferito e affidato alle cure del centro di primo soccorso di Lampedusa.

Qualche settimana fa un altro piccolo esemplare di Caretta, di circa 30 cm di lunghezza, era stato recuperato a Favignana e trasferito sempre al centro di Lampedusa, da cui giungono notizie rassicuranti sulle sue condizioni  di recupero.

Appena ristabilito, lo stesso esemplare sarà riportato a Favignana per essere liberato nelle acque dell’area marina protetta.

“Ringraziamo Legambiente, WWF Italia, Capitaneria di porto, cittadini e diportisti per il supporto operativo e la passione con cui ci aiutano a gestire questi recuperi – ha dichiarato il Presidente dell’AMP Giuseppe Pagoto –. Questi episodi, oltre a essere interventi importantissimi per la tutela di una specie protetta, rivestono un ruolo fondamentale per la sensibilizzazione di turisti e residenti sulla vulnerabilità dell’ambiente marino. Proprio per proseguire su questa strada stiamo realizzando un Centro recupero tartarughe dell’area marina protetta”.


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