Tusa:”Sarei disposto a scendere in campo come candidato alla carica di Primo Cittadino di Partanna”

Sebastiano Tusa

PARTANNA – Il prof. Sebastiano Tusa, sovrintendente regionale del mare, sollecitato ad un impegno politico-istituzionale a Partanna da parte degli schieramenti (ognuno indipendentemente dall’altro) facenti capo a Dino Mangiaracina e a Giulia Flavio, facendo appello all’unità dei due schieramenti si è dichiarato disponibile  “a scendere in campo come candidato alla carica di Primo cittadino di Partanna, come espressione di uno schieramento prodotto della ritrovata unità di cui diventerei garante, promotore e, speriamo, espressione vincente”.

Qui di seguito pubblichiamo il testo integrale del comunicato di Sebastiano Tusa.

“Essendo stato direttamente coinvolto nella vicenda politica legata alle imminenti elezioni del Sindaco e del consiglio comunale di Partanna sento il bisogno ed il dovere di chiarire in dettaglio la mia posizione e fugare ogni possibile incomprensione.

Inoltre alla luce di quanto mi è dato di capire ed interpretare riguardo allo svolgimento del dibattito politico che ha animato la suddetta campagna elettorale  sento il dovere di rivolgere alle SS LL queste mie considerazioni nella speranza che possano contribuire sia a eliminare divisioni sorte nell’ambito dello schieramento di centro e centro sinistra, sia, soprattutto, allo sviluppo sociale, economico e culturale della città di Partanna.

Sono stato contattato direttamente dal candidato sindaco Mangiaracina che mi ha  offerto di far parte della giunta comunale da lui presieduta in caso di elezione per occuparmi di cultura e beni culturali. Poco dopo medesima offerta è giunta da parte del candidato sindaco Flavio per il tramite dell’amico Vito Zarzana.

Premettendo che le summenzionate offerte mi lusingano giudicandole attestati di stima nei confronti della mia modesta attività pluridecennale volta alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio e della cultura di questo territorio, non posso nascondere l’imbarazzo di trovarmi al centro d’interesse da parte di compagini contrapposte.

Ne deriva che non posso accettare né l’una né l’altra delle proposte non per una presuntuosa supponenza che mi porrebbe al di sopra delle parti (sono convinto che in politica le scelte vanno fatte), ma perché, stimando entrambe le compagini politiche, ritengo che la mia eventuale scelta ne acuirebbe le differenze.

Essendo sempre stato più incline all’unità che all’esasperazione delle differenze ritengo opportuna una riflessione sull’esistenza di due schieramenti politici facenti capo ai due candidati sindaci Flavio e Mangiaracina che, a mio avviso, continuando in questa divisione, porteranno certamente vantaggio al candidato concorrente Nicola Catania, le cui capacità sono indiscutibili e che, peraltro, conosco bene e stimo.

Tale appello all’unità mi viene vieppiù spontaneo assistendo con rammarico a quanto sta avvenendo al livello nazionale. Senza voler fare paragoni impropri, tuttavia è chiaro che gli eventi nazionali ci inducono ad una seria riflessione sulla necessità di mettere da parte le pur giustificabili ambizioni personali in nome dell’interesse comune, in questo caso lo sviluppo socio-economico e culturale di Partanna.

Pertanto, non volendo con presunzione rifiutare le proposte ricevute, propongo ai due candidati Flavio e Mangiaracina di riflettere e valutare l’opportunità e, soprattutto, la validità di trovare un’unità a mio avviso possibile. Solo nell’ambito di una soluzione unitaria mi sentirei di accettare l’invito a far parte della compagine di governo della città.

Aggiungo, ma senza alcuna ambizione o smania di protagonismo e per puro spirito di servizio, che, qualora non si trovasse nell’ambito dei candidati attualmente presenti una soluzione unitaria, vista la comprovata simpatia e stima dimostrata nei miei confronti, sarei disposto, su esplicita richiesta di entrambi le compagini anche a scendere in campo come candidato alla carica di Primo Cittadino di Partanna, come espressione di uno schieramento prodotto della ritrovata unità di cui diventerei garante, promotore e, speriamo, espressione vincente. Sebastiano Tusa”.


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