GIBELLINA – Valorizzare il patrimonio artistico e naturalistico della Valle del Belice. È tra gli obiettivi della collaborazione tra la Rete Museale e Naturale Belicina e l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Un accordo che abbraccia diversi ambiti di studio e d’azione, tra i quali l’allestimento di spazi espositivi ed eventi nel campo del civic design e della comunicazione visiva.
La sinergia tra il network espositivo – che raggruppa 22 siti in 12 comuni tra le province di Trapani, Palermo ed Agrigento – e l’Accademia di Palermo vuole fornire opportunità di crescita socio-culturali al territorio, ricco di itinerari archeologici, antropologici, contemporanei, naturalistici e della memoria. L’Accademia di Belle Arti metterà a disposizione le proprie competenze scientifiche e tecniche nel campo della progettualità del design, della comunicazione visiva e di servizi per le attività socio-culturali.
La Rete metterà a disposizione risorse e spazi per l’attuazione operativa del protocollo d’intesa, individuando anche le fonti di finanziamento necessarie agli interventi ed agli obiettivi che scaturiranno dal rapporto di collaborazione.
«Avviare nuove sinergie per lo sviluppo del territorio è ciò che ci siamo prefissati con il Piano d’azione quadriennale 2020-2024» – dicono dal direttivo della Rete Museale e Naturale Belicina, sottolineando che «ci rende orgogliosi iniziare un percorso comune con un’istituzione tanto prestigiosa». «Continuando a percorrere il cammino tracciato con l’avvio di collaborazioni stimolanti ed ambiziose, possiamo centrare gli obiettivi che ci siamo posti, consapevoli che lo sviluppo territoriale passa dalla valorizzazione delle nostre risorse artistiche, culturali e naturalistiche – afferma il presidente della Rete, Giuseppe Maiorana – Per questo motivo abbiamo fortemente voluto dare il via ad attività di ricerca applicata, sperimentazione progettuale ed alta formazione, insieme all’Accademia di Belle Arti di Palermo».
«Il protocollo d’intesa si inserisce nella più vasta rete di relazioni e partenariati di questa Accademia – dice il direttore Umberto De Paola -. Con il privilegio di rivolgersi al nostro territorio, fra comunicazione visiva, innovazione e multimedialità per una fruizione antica e nuovissima del patrimonio museale e naturale della Rete belicina. E per avviare e consolidare una presenza e una condivisione fra istituzioni nell’ottica della valorizzazione e diffusione del bene comune. Si potranno attivare forme innovative di attività per disegnare un orizzonte che ponga al centro il nuovo umanesimo che questa emergenza mondiale ci costringe a declinare».