Il quinto anno delle scuole superiori è sinonimo di scelta lavorativa o, per chi vuole continuare a formarsi, di scelta universitaria. Alcuni hanno già trovato la soluzione al quesito, per altri, invece, rappresenta ancora un’incognita. Per volerla definire con un linguaggio scientifico, che tanto si addice al nostro Istituto, la scelta universitaria è una vera e propria funzione matematica: bisogna determinare cosa per noi rappresenti la variabile indipendente, quella fondamentale, svincolata (quasi) da ogni limitazione e cosa, invece, la variabile dipendente, che va adattata, calcolata in relazione alla prima. Le incognite della nostra equazione sono, forse, la Passione e il nostro Progetto professionale: non è cosi scontato credere che una assicuri l’altra, sebbene uno studio pieno di zelo e di interesse talvolta ci spinga oltre gli ostacoli, facendoci raggiungere la piena risoluzione della funzione. È vero, però, che anche la variabile indipendente sia talvolta soggetta a limitazioni e, nel nostro caso, oggi più che mai, è costituita dai test d’ammissione a numero chiuso. Sono certa che questa funzione sia determinata, abbia una soluzione, ma sono ancora più consapevole che essa sia determinante per il nostro futuro ed è per questo che, nel considerare la molteplicità di fattori che vi incidono, da ragazzi diciottenni, non troviamo facile il metodo di risoluzione. Speriamo solo di soppesare le variabili con giudizio per non ottenere il risultato sbagliato!
Selene Maltese, 5^ I